Le 4.44…maledetti (o benedetti?!?) numeri doppi, apro gli occhi…buio, notte, silenzio…li richiudo…sono a Torino, sono le 17.45, guardo continuamente l’orologio, sono in ritardo per un appuntamento con una cliente (una cliente?!?…boh…chissà che lavoro faccio), devo trovare un farmacia, ritirare un fascicolo e portarlo alla sig.ra di cui ora non ricordo più il nome…
Con me c’è mio zio N., finalmente troviamo la farmacia, ritiro il fascicolo…guardo mio zio e prendo il cellulare per avvisare la sig.ra del ritardo…cerco il suo numero nella rubrica…una sfilza di numeri, un numero di cellulare lunghissimo…
Mi sveglio…prendo il cellulare dal comodino…sono le 5.15.