“Si sveglia che fa buio, ormai è l’abitudine, la notte le regala un’aria più complice” (Subsonica)

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time_is_dead_by_MainLi

Le 4.44…maledetti (o benedetti?!?) numeri doppi, apro gli occhi…buio, notte, silenzio…li richiudo…sono a Torino, sono le 17.45, guardo continuamente l’orologio, sono in ritardo per un appuntamento con una cliente (una cliente?!?…boh…chissà che lavoro faccio), devo trovare un farmacia, ritirare un fascicolo e portarlo alla sig.ra di cui ora non ricordo più il nome…

Con me c’è mio zio N., finalmente troviamo la farmacia, ritiro il fascicolo…guardo mio zio e prendo il cellulare per avvisare la sig.ra del ritardo…cerco il suo numero nella rubrica…una sfilza di numeri, un numero di cellulare lunghissimo…

Mi sveglio…prendo il cellulare dal comodino…sono le 5.15.

“Si deve voler sognare e saper sognare.” Charles Baudelaire

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sogno

Sono nell’acqua e sono il vuoto, uno spazio caldo e accogliente, non serve nemmeno respirare.

I capelli fluttuano senza peso, mi sposto leggera e osservo il mondo che ho intorno, colori, tanti colori e una grossa macchia nera che si sposta e si avvicina.

Non ho paura, a pochi centimetri dal mio corpo, la macchia nera apre il suo occhio enorme ed io sorrido ad una balena.